Il Prefetto di Pavia, Francesca De Carlini, nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, ha promosso un’azione di ampio respiro per innalzare il livello di sicurezza in ambito provinciale e a Pavia.
L’azione prevede una serie di attività e iniziative ben precise: installazione degli impianti di videosorveglianza nei centri urbani, ricorso e attuazione della sicurezza partecipata e integrata, contrasto alle forme di degrado, alla devianza giovanile e al disagio, lavorando preventivamente a livello sociale ed educativo. Interventi mirati in determinati contesti urbani e a rischio o dove già si sono verificati episodi di illegalità, massima attenzione alle stazioni ferroviarie e alle aree limitrofe.
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In particolare, nel quadro sopra descritto, il Comitato ha approvato 27 progetti per l’installazione di impianti di videosorveglianza per altrettanti comuni della Provincia (si veda l’elenco in fondo all’articolo), proposti dalle rispettive amministrazioni comunali. I progetti sono sul tavolo del ministero dell’Interno per la valutazione e l’ammissione ai finanziamenti.
Sicurezza nelle stazioni ferroviarie
Il Comitato in Prefettura, cui hanno preso parte il Presidente Provincia, Giovanni Palli, il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, il Questore, Alessio Cesareo e i Comandanti Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha affrontato, al fine di incrementarne la sicurezza, anche la situazione relativa alle stazioni ferroviarie della provincia.
Al riguardo il Prefetto ha chiesto a Rete Ferroviaria italiana/RFI un intervento per assicurare la remotizzazione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione di Voghera presso il locale Commissariato a cui si aggiunge, nel novero delle attività volte alla concretizzazione delle diverse forme di sicurezza integrata, la richiesta di attivazione di un servizio di guardie giurate nella stazione ferroviaria di Mortara, in cui, a supporto dell’attività di controllo svolta dai Carabinieri, sono già stati installati sistemi di videosorveglianza.
Riguardo Pavia, dove Rete Ferroviaria Italiana-RFI ha già avviato i lavori di riqualificazione strutturale della stazione, al fine di incrementare la sicurezza in prossimità delle stessa, il Comitato ha richiesto l’estensione del numero delle telecamere nelle zone dell’autostazione attualmente scoperte e ad elevata affluenza di passeggeri e di studenti e dove si registrano episodi di criminalità predatoria.
Movida a Pavia
Affrontata, inoltre, la tematica della movida nella città capoluogo, con una disamina ricognitiva delle zone urbane interessate, e nei maggiori centri della provincia, riservandosi di sviluppare iniziative condivise con i rappresentanti delle categorie economiche, che permettano di governare al meglio il fenomeno e trovare un punto di equilibrio tra il desiderio di intrattenimento e divertimento dei giovani in una storica città universitaria come Pavia e l’altrettanto legittimo diritto al riposo dei residenti nelle zone interessate.
I 27 comuni della Provincia di Pavia che hanno presentato nuovi progetti di videosorveglianza:
Alagna, Carbonara al Ticino, Cassolnovo, Certosa, Cura Carpignano, Fortunago, Gerenzago, Giussago, Godiasco Salice Terme, Gropello Cairoli, Marcignago, Mede, Menconico, Mezzana Rabattone, Ottobiano, Palestro, Pavia, Pieve Albignola, Pinarolo Po, Rivanazzano, Suardi, Unione dei comuni di Santa Cristina e Bissone, Badia Pavese e Monticelli Pavese, Unione dei comuni Borghi e Valli d’Oltrepò, Vellezzo Bellini, Voghera, Zeccone e Zerbolò.