Barbara Pasetti, la fisioterapista 44enne della frazione Calignano di Cura Carpignano arrestata dalla polizia con l’accusa di tentata estorsione nell’ambito dell’indagine sull’omicidio di Luigi Criscuolo, 60 anni, sarà interrogata lunedì prossimo, nella sezione femminile del carcere dei Piccolini di Vigevano.
Ieri intanto, all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia, è stata eseguita l’autopsia sul cadavere di Criscuolo. L’esito dell’esame autoptico verrà reso noto tra 60 giorni, tuttavia dai primi riscontri sembra che l’uomo sia stato ucciso con un colpo di pistola di piccolo calibro, si ipotizza una 22, esploso all’altezza della tempia destra il giorno stesso della scomparsa. Una brutale esecuzione che non sarebbe stata preceduta da una colluttazione. L’assassino avrebbe poi abbandonato il cadavere all’aperto, come testimonierebbero i segni lasciati da alcuni animali e dagli insetti.
Tramite il suo legale, Irene Anrò, la donna proclama la sua innocenza. Secondo gli inquirenti invece, “avrebbe fornito un contributo all’occultamento della salma ed avrebbe cercato di trarre profitto dalla custodia della stessa nei pressi della propria abitazione”.
Dall’indagine è emerso che sarebbe stata lei a contattare la famiglia di Criscuolo, dopo che l’uomo era scomparso improvvisamente la mattina di lunedì 8 novembre, chiedendo la somma di 390mila euro per la liberazione del loro congiunto. Katia Criscuolo, una delle figlie della vittima, ha dichiarato ieri nel programma “La vita in diretta” su Raiuno, che una donna aveva inviato due lettere con la richiesta della somma per liberare suo padre. La prima risale al 1 dicembre ed è stata lasciata in una cabina telefonica, la seconda il 5 dicembre, collocata sotto uno zerbino davanti a una chiesa. “Una voce femminile, al telefono, volutamente camuffata, mi ha comunicato dove erano state lasciate le lettere”, ha raccontato Katia Criscuolo.
Nonostante le smentite giunte ieri dagli inquirenti, sembrerebbe certo che Barbara Pasetti sia indagata dalla Procura di Pavia anche per omicidio e occultamento di cadavere. Ad aggravare la sua posizione sarebbero anche alcuni reperti ritrovati dalla polizia durante la lunga perquisizione di ieri (effettuata dalla squadra mobile di Pavia, insieme alla scientifica e con l’utilizzo dei cani molecolari) nella villa della donna arrestata. Reperti che per ora restano celati dal segreto istruttorio. Il corpo di “Gigi Bici” è stato trovato il pomeriggio di lunedì 20 dicembre a Calignano, davanti all’ingresso della casa di Barbara Pasetti.