Alessandro Spatti, capitano della Pallacanestro Pavia, è ottimista per il futuro e lo ha raccontato a Il Punto.
Non si nasconde Alessandro Spatti. L’ala bresciana e da quest’anno capitano della Pallacanestro Pavia si è raccontato a Il Punto, tracciando un primo bilancio di stagione, che sin qui è molto positivo. Tante vittorie, di cui quelle in casa tutte andate a favore dei rossoblù.
Un importante segno distintivo, che sta lentamente riportando il PalaRavizza a riempirsi di persone come ai tempi degli anni ’80 e ’90 e degli anni 2000. Il capitano però avverte che la fase a orologio in arrivo non sarà una passeggiata e per prima cosa sarà necessario mantenere l’imbattibilità al Palazzetto di Via Treves.
Capitan Spatti: “Tornato alla Pallacanestro Pavia per un grande obiettivo”
Alessandro Spatti, capitano della Pallacanestro Pavia, è ottimista per il futuro e lo ha raccontato a Il Punto.
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Ale, che bilancio possiamo tracciare fin qui? Ve lo aspettavate un successo così a inizio stagione?
“Abbiamo avuto qualche inciampo in qualche gara, ma dalle partite perse si può tirare fuori il meglio. Abbiamo chiuso la prima fase da secondi e lo dico chiaramente era una cosa non scontata, perché siamo una squadra praticamente nuova e tanti di noi non hanno mai giocato assieme“.
Cosa ti ha convinto a tornare in città, nonostante il roster praticamente nuovo e una rifondazione societaria di fatto?
“Io mi ero trovato bene nella prima esperienza, poi purtroppo il Covid ha interrotto tutto. Eppure il bel ricordo era rimasto e così, quando la scorsa estate la società si è rifatta avanti per me, non ci ho pensato due volte. Grazie a dei dirigenti che già conoscevo, oltre all’ambiente e la città stessa ho apprezzato il loro progetto e mi sono deciso a tornare a Pavia molto volentieri”.
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