Achille Lombardo, storia di un campione del Mondo che non perde il sorriso e sa anche divertirsi conoscendo però anche la fatica
Ci sono atleti che a calci e pugni si stanno prendendo il mondo. Ecco, nulla di tragico, ci mancherebbe, ma un atleta di 14 anni che sta diventando un’assoluta certezza nel mondo del Fighting. I suoi passi sono partiti dalla nostra provincia e piano piano hanno toccato l’Europa, ma la Turchia fu amara e poi il Mondo, e li si che furono lacrime di gioia.
Il campione in questione risponde al nome di Achille Lombardo, campione uscito dalle sapienti mani del Maestro Angelo Valente della palestra Kick&Punch a Fizzonasco e che ha portato il nostro territorio in cima al mondo di una disciplina aspra, che mette l’atleta di fronte a tantissimi sacrifici ma che alla fine può portare a soddisfazioni come l’alloro più importante nella categoria -47kg
Achille Lombardo: cosi nasce una stella. Storia, sacrifici ma anche giovinezza e spensieratezza di una stella
Achille Lombardo nasce così un campione del Mondo. La mamma: Siamo fieri di lui
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Così nasce un Campione del Mondo. La storia
Racconta chi è Achille, Federica Capuana insegnate e madre di questo orgoglio locale: “Achille fa sport da quando aveva 4 anni, iniziò con il calcio, ma non era il caso – ride, ndr – abbiamo notato che dava dei calcetti alla bandierina, da li inizia a fare karate, dopo un anno ci dice che vuole combattere, passa al taekwondo, dopo poco entra tra gli agonisti, inizia a fare match e incontri, alla fine della terza elementare, mio marito gli fa vedere il suo abbigliamento da kickboxing – lo ha fatto a livello amatoriale in passato, ndr -, dopo poco è entrato nella Kick & Punch e da li non è più uscito. Adesso ha iniziato a fare anche pugilato e si è qualificato per i campionati italiani e ha vinto il bronzo”.
“Io e mio marito cerchiamo di seguire Achille, è un impegno importante perchè deve seguire l’alimentazione, devo farlo mangiare sano, proteico, seguirlo in una eventuale calibrazione del peso, segue un regime alimentare controllato ma rigido. I professionisti danno indicazioni poi la mamma spadella e mette in pratica. Lui è abbastanza severo sa quando può e quando non può sgarrare, in questo è un soldato e rende le cose più semplici. Lui si valuta, insieme al suo maestro, in quale categoria stare e questo si lega all’apparato alimentare”.
Come si segue un figlio anche negli spostamenti?
“In questo è molto indipendente al di là dell’età da un paio d’anni è abituato a viaggiare da solo, noi abbiamo anche un altro figlio Eros, che gioca a calcio, mio marito lavora su turni, per questo si è abitato ad essere autonomo sotto questo aspetto.
Achille ha iniziato a girare metropolitane e treno in maniera libera, i miei figli sono molto ragazzi di mondo, stiamo cercando di eliminare tutte quelle paure che frenano i ragazzi di oggi. Achille si allena molto, con il maestro Angelo Valente ha un legame profondo quasi paterno, c’è un ottimo rapporto anche con il suo team di lavoro”. E la scuola? “E’ anche molto bravo a scuola. Noi abbiamo un patto, lui fa l’atleta nella misura in cui riesce a gestirsi. E’ iscritto al Bordoni, al primo anno, abbiamo un team di docenti e il dirigente scolastico, meravigliosi.
Mi ha chiamato la professoressa di Educazione Fisica per dirmi che la notizia del fatto che lui è Campione del Mondo, sarà nella home page del sito”
Come ha vissuto l’essere Campione del Mondo?
“Achille, è partito con la Nazionale per fare un Europeo in Turchia a fine Agosto, ha fatto il primo match con un problema di salute in corso, ha vinto ma nella notte non é stato bene e ha perso la gara successiva, è tornato dalla Turchia molto triste.
Lui anche d’estate non smette mai di allenarsi, e prima di partire per il Mondiale di Jesolo mi ha detto ‘Io torno con la Coppa’, quando ha vinto è scoppiato in un pianto di gioia, quasi infantile, poi perchè è avvenuto davanti alle sue due nonne che ci hanno fatto una sorpresa. In Turchia era da solo al Mondiale eravamo li tutti, ieri mi ha detto: ‘Mamma, hai capito che ho vinto la Coppa del Mondo‘, adesso è molto felice. Non so quanto se ne sia reso conto, ma ha fatto qualcosa di estremamente importante”
Che ragazzo è Achille oltre allo sport: “Achille ha una capacità relazionale molto amplificata. Tutti lo baciano e lo salutano, anche a scuola i ragazzi più grandi lo adorano, sa cosa vuol dire fare sacrificio, mangiare e studiare sul treno.
Ha una pagina su Instagram, che gestisce mio marito e che è difficile da gestire perchè riceve un sacco di messaggi. Fa una vita sacrificata, ma quanto c’è al 100%. Fuori dallo sport è un adolescente normalissimo che esce ma poi sa cosa vuol dire sacrificarsi. Anche quest’estate al mare, dove ha la sua compagnia di amici, alla sera uscivano, rientro in settimana per tutti a mezzanotte al sabato liberi: al mattino i suoi amici arrivavano in spiaggia, ‘provati’ lui si era già fatto un’ora e mezza di allenamento a Taranto.
Fa tutto quello che fanno gli altri con delle scelte da fare.
Lo fa con una naturalezza a tratti disarmante, gli ho chiesto se si sente troppo pressato ma la sua risposta è assolutamente negativa. Parla inglese già in maniera fluente questo è figlio del fatto che lui affronta tutto come una esperienza di vita. Deve prendere tutto quello che viene il più possibile”