Stroncato traffico di droga proveniente dalla Spagna. I carabinieri hanno sequestrato oltre 1.250 kg di hashish nascosti in un autoarticolato tra carote e patate, giunto dalla Spagna in un capannone di Redavalle, in Oltrepò Pavese. A questi se ne aggiungono altri 125 kg che erano stati scoperti nelle scorse settimane in un‘abitazione di Rea.
A portare a termine l’indagine sono stati i militari del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Stradella che hanno arrestato in flagranza tre persone, un 34enne pregiudicato di origine marocchina residente a Voghera, un 24enne incensurato di origine marocchina e di nazionalità italiana, residente a Montebello della Battaglia, e un 31enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, domiciliato in Spagna, autotrasportatore, incensurato. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio in concorso.
L’inchiesta sul traffico di droga ha portato prima al ritrovamento il 10 marzo scorso, nell’appartamento di Rea, preso in affitto da uno dei tre arrestati e utilizzato come deposito, di 125 chili di hashish. L’interessato – secondo la ricostruzione dei militari – ha scelto quindi un luogo più idoneo come magazzino in cui stoccare lo stupefacente, un capannone nella zona industriale di Redavalle. Qui i carabinieri, nella notte del 16 marzo, hanno visto entrare il camion carico di hashish proveniente dalla Spagna e sono entrati in azione, arrestando i tre e sequestrando la droga.
Da quanto è emerso dall’attività investigativa, l’hashish finiva sul mercato di numerose province del Nord Italia: Piacenza, Bologna, Monza e Brianza, Vicenza, Verona e Alessandria. Gli scambi non erano mai di modica quantità, ma sempre di decine di chili per volta, movimentando decine di migliaia di euro alla settimana. Per effettuare gli spostamenti e le consegne, gli arrestati utilizzavano numerose autovetture (prese a noleggio di volta in volta e cambiate con altissima frequenza o intestate a prestanome) e le effettuavano sempre personalmente e singolarmente (non viaggiavano insieme).
Grazie ad un sofisticato impianto di videosorveglianza, che permetteva di vedere quanto succedeva a distanza, i carabinieri della Compagnia di Stradella hanno tenuto sotto costante controllo il capannone. Fino alla classica soffiata in base alla quale era stato identificato un ingente arrivo di sostanza stupefacente dalla Spagna proprio nella nottata del 16 marzo. Informazione che ha permesso alla Compagnia di Stradella di organizzare un intervento in forze composto da vari equipaggi.
Alle ore 03:30 circa, effettivamente, un grosso autoarticolato DAF è giunto nei pressi del capannone, con a bordo l’ autista, uno spagnolo sconosciuto alle Forze dell’ordine, insieme ai due noti soggetti già nel mirino dei militari del Nor.
Dopo una decina di minuti, i Carabinieri – dopo aver circondato la struttura e bloccato ogni possibile via di fuga – hanno fatto irruzione all’interno, sorprendendo i tre soggetti intenti a caricare lo stupefacente all’interno di autovetture. I tre hanno tentato la fuga, ma sono stati subito bloccati dai carabinieri dislocati strategicamente in modo da bloccare tutte le probabili vie di fuga.
La droga era abilmente occultata tra numerosi sacchi di cipolle e patate, non di certo individuabile da un controllo visivo esterno, ma solo a seguito di un accurato e mirato accertamento, ed era stata caricata su tre mezzi (pronta per essere trasportata e venduta in momenti successivi): una Volkswagen T-Roc (presa a noleggio), una Mini Cooper e un Fiat Fiorino (entrambi intestati ad un prestanome e sottoposti a sequestro ai fini della confisca).
Durante una prima perquisizione sono stati rinvenuti 80 mila euro in contanti addosso al 34enne. Successivamente i controlli sono stati estesi anche alle abitazioni dei due indagati, in cui i carabinieri hanno trovato altri 50mila euro, 1,4 chilogrammi di cocaina pura e ulteriori 20 chilogrammi circa di hashish.
L’intera attività d’indagine con la quale è stato stroncato il traffico di droga, ha portato al sequestro di 1.395 kg di hashish (per un valore di vendita al dettaglio stimato in circa 11 milioni di euro), 1,4 kg di cocaina pura (che successivamente tagliata avrebbe fruttato circa 300 mila euro dalla vendita al dettaglio) e 130 mila euro in contanti. I tre uomini sono stati arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Pavia, dove attualmente sono in attesa della convalida dell’arresto da parte dell’autorità giudiziaria.