Cucina e volontariato. Perchè mangiare è sempre un piacere. Lara Vecchio lo racconta nel suo libro a fianco di Pavia nel Cuore
Un libro per aiutare gli altri e l’associazione Pavia nel Cuore. Questa è l’idea della giornalista Lara Vecchio che ha messo nero su bianco la sua passione per la cucina, traducendola in maniera sana ed equilibrata per prevenire disturbi legati all’apparato cardiocircolatorio. Il libro IN TAVOLA CON IL CUORE vuole aiutare questa associazione e tutti i lettori, con ironia ma anche con l’aiuto ed il parere degli esperti
Il testo è a disposizione nella sede di Pavia nel Cuore, oltre che alla libreria Mondadori in Piazza della Vittoria a Pavia. Inoltre, sabato sarà presentato alle ore 17 alla libreria La Civetta Azzurra di San Martino Siccomario.
Lara Vecchio: “Mangiare sano non vuol dire mangiare triste. Il volontariato è fondamentale“
Lara Vecchio: “Un libro per aiutare Pavia nel Cuore”
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Lara, da dove è partita l’idea di “In tavola con il cuore”?
“Ho collaborato con Pavia nel Cuore qualche anno fa, in occasione di una serata, a cui portarono dei testimoni, persone salvate dai defibrillatori e persone che hanno salvato qualcuno con le manovre specifiche. Loro fanno per tutto l’anno corsi gratuiti aperti a tutti per insegnarti come fare queste manovre, a riconoscere il problema e ad usare il defibrillatore. Tutte manovre che sono salva vita in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Formano le forze dell’ordine in modo che tutta la città e la Provincia sia coperta in questa senso. Hanno molti volontari che poi ti formano. Hanno bisogno di fondi per mantenere una sede, per acquistare e rigenerare i defibrillatori. Pavia è particolarmente coperta, siamo in completa sicurezza perchè molti defibrillatori sono posti in punti importanti della città. Siamo coperti e tutelati grazie a questi 10 anni di attività. Presentando questa serata in Università mi sono molto commossa. Ho deciso di affiancarmi a loro, di dare loro una mano. Con il Dottor Baldi abbiamo deciso di fare questo libro. La cosa curiosa è che io sono l'”anti dieta” (ride, ndr). Prendendo spunto dalla mia passione per la cucina, ho fatto delle ricette normali, non è un libro per gente malata ma un libro sulla prevenzione. C’è tutta una parte sulla prevenzione, quindi le mie ricette con le mie fotografie, poi abbiamo chiesto al Dipartimento di Nutrizione dell’Università di Pavia, di calcolare i valori nutrizionali delle mie 30 ricette presenti nel libro, e hanno aggiunto dei commenti su come rendere questi pasti più idonei al nostro progetto. Per ogni tipo di disturbo legato a colesterolo piuttosto che altro, loro ti suggeriscono come modificare la ricetta togliendo, aggiungendo o abbinandola nel modo migliore. La parte importante è quella aggiunta dall’Università”
Un libro di ricette, ma quanto è stato facile mettere nero su bianco le tue idee?
“Non è stato difficile perchè già io parlo di ricette e di cucina nella mia pagina Instagram che si chiama @Inchiostroerosmarino dove cucino e consiglio libri. A me piace molto cucinare, soprattutto negli ultimi anni. E’ stato difficile scegliere quali fare, ricette non particolarmente salate o grasse, usando tanti legumi e verdure. Una volta scelte le ricette non è stato difficile perchè le ho realizzate tutte. Il libro è stato presentato con il patrocinio del Comune di Pavia e tutto andrà devoluto in beneficenza ”
Per entrare dentro ad un argomento così serio,quanto è importante cercare di miscelare anche una dose di ironia e di leggerezza per arrivare a tutti?
“E’ molto importante, perchè ci sono un sacco di libri fatti da nutrizionisti e che è abituata a non mangiare alcune cose. Invece la sfida era mettere insieme il gusto, trovando strade alternative, per il piacere della convivialità. Mangiare sano non vuol dire mangiare triste ”
I proventi saranno devoluti ad una delle associazioni di maggior importanza del nostro territorio che da un decennio è presente a Pavia. Quanto deve essere centrale la figura del volontariato e sensibilizzare?
“Quando si fa volontariato si fa del bene agli altri ma anche a se stessi. Durante il lockdown avevo organizzato un’asta benefica per il San Matteo e per la Croce Verde. Il primo motivo per cui fa bene è un po’ egoistico: sono fondi che vengono reinvestiti nella nostra provincia. Tutti abbiamo un parente, un famigliare che può avere problemi, aiutandoli a crescere vuol dire vivere in una città più sicura. E ‘un modo per sentirsi bene nella collettività, ciascuno può farlo con le proprie competenze. Faccio qualcosa, senza avere un ritorno, mettendomi a disposizione alla mia città. Se tutti noi ci scegliessimo un’associazione da adottare sarebbe meglio per tutti. Facendo così magari fai qualcosa di bello, mettendo in tavola qualcosa di carino a chi magari deve mangiare in questo modo tutti i giorni per motivi di salute”