Per Broni è stata una settimana incentrata sul futuro sostenibile. La città si impegna a perseguire obiettivi finalizzati alla tutela dell’ambiente e al risparmio energetico.
Il sindaco Antonio Riviezzi ha approfondito in un’intervista le iniziative green in corso, a partire dal progetto per l’istituzione di una comunità energetica rinnovabile sul territorio: “Abbiamo avviato una serie di incontri con i cittadini, le attività produttive, le associazioni, perché stiamo predisponendo il progetto della comunità energetica nella nostra città. In questa fase, stiamo raccogliendo le adesioni, con il primo obiettivo di partecipare ad un bando di Regione Lombardia con scadenza ad aprile, al fine di costituire una comunità energetica sul territorio, cogliendo questa opportunità che ha una duplice finalità: da una parte produrre energia pulita per salvaguardare l’ambiente, dall’altra abbattere i costi dell’energia per chi vorrà aderire all’iniziativa”.
Un progetto che implica importanti miglioramenti da un punto di vista ambientale, ma anche economico. Chiunque potrà aderire all’idea, spiega il sindaco: “Cittadini, privati, aziende, attività economiche, associazioni, enti pubblici. Anche il comune: noi siamo i promotori e metteremo a disposizione coperture per ospitare gli impianti della comunità energetica”. Negli incontri è stato presentato il piano, sono stati illustrati obiettivi e modalità di partecipazione al bando. Approfonditi anche i benefici della comunità energetica “in termini di risparmi e di condivisione dell’energia prodotta in eccesso”, precisa il sindaco. Il percorso di introduzione al progetto è stato avviato grazie al supporto di un consulente incaricato dal comune a seguire tutte le azioni da mettere in atto relative alla costituzione della comunità energetica e soprattutto alle modalità di partecipazione al progetto. Conclude Riviezzi: “Il primo obiettivo: raccogliere adesioni per il bando in scadenza ad aprile. Ma è un tema che riprenderemo, a prescindere dall’esito del bando e che svilupperemo in città. Ritorneremo sull’argomento con successivi incontri”.
Broni: città ad amianto zero
L’altro tema introdotto dal sindaco è l’incontro organizzato lo scorso marzo presso l’Auditorium del Liceo Golgi-Faravelli di Broni, in presenza dei neo eletti parlamentari di riferimento per la provincia di Pavia e dei consiglieri regionali. Obiettivo: trasformare Broni in città ad amianto zero.
L’evento ha avuto come oggetto l’aggiornamento sulla situazione amianto in città e sui progetti in cantiere per Broni, finalizzati ad eliminare i residui del materiale nocivo dalla comunità. Come dichiara il primo cittadino: “L’incontro, con i nuovi consiglieri regionali e i nuovi parlamentari che sono stati eletti, è finalizzato ad un aggiornamento sulla situazione amianto in città, su quello che è stato fatto e su quello che è ancora da fare, per liberare il territorio dalla sostanza dannosa. Ci focalizzeremo sul progetto del nuovo liceo, chiederemo un impegno ai consiglieri regionali e ai parlamentari neo eletti, un aiuto a trovare i finanziamenti. Il progetto partirà non appena avremo le risorse”. In questa lotta all’amianto, a tutela della salute dei cittadini, l’iniziativa rappresenta un passo importantissimo: “Il liceo esistente è l’ultimo edificio pubblico, presente in città, ancora in cemento amianto. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova scuola, in sostituzione della struttura attuale. Una costruzione moderna, anche sotto il profilo dell’efficientamento energetico, destinata ad ospitare i ragazzi che frequentano il vecchio liceo, che dovrà essere bonificato”. “Si tratta di un’iniziativa importante, sotto il profilo ambientale e tecnologico – conclude il sindaco – con una doppia valenza: da un punto di vista ambientale, ma anche sociale, per la popolazione scolastica e i ragazzi, che hanno il diritto di avere una nuova scuola all’avanguardia”.
Un altro momento importante della settimana, in ottica ambientale è stato l’inaugurazione del biodigestore, avvenuta martedì 14 marzo in località Campo Viola. Un protocollo di intesa tra comune di Broni, Anaergia e Legambiente. Dichiara il sindaco: «È stato autorizzato dalla Provincia. Parliamo di un impianto presente sul territorio comunale da vent’anni e che ha ampliato il proprio ciclo di raccolta di rifiuti – grazie alle autorizzazioni ottenute dagli enti coinvolti – per produrre il biogas”.
Si occuperà della lavorazione di 40 mila tonnellate all’anno di Forsu (frazione organica del rifiuto il classico umido) per la produzione di biometano e fertilizzanti di qualità per l’agricoltura e acqua pulita.
Aggiunge Riviezzi: “È un’attività privata, però è positivo che ci sia un impianto con tali potenzialità. Noi gestiamo la raccolta indifferenziata con il porta a porta. L’umido che produciamo oggi viene trasportato fuori regione, per cui sarebbe auspicabile che potesse essere conferito in un impianto del territorio”.
Riviezzi introduce anche progetti a medio termine per la salvaguardia del territorio: “Abbiamo ottenuto un finanziamento di 350mila euro da Regione Lombardia. Risorse destinate a mettere in sicurezza un versante collinare nella zona di Recoaro, soggetto a eventi franosi. A breve partiranno i lavori che si chiuderanno entro la fine dell anno”.