È morto nella notte al Policlinico San Matteo di Pavia il 25enne di nazionalità nigeriana accoltellato ieri sera a Mortara, nei pressi della cascina Montericcio, sulla provinciale 57 che collega la città lomellina con la vicina Olevano. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 21 e 30 di giovedì sera nei pressi dell’abitazione del nigeriano, al culmine di una violenta lite.
Sul posto sono giunti i carabinieri della Compagnia di Vigevano, due ambulanze dell’Areu e un’automedica. Il ragazzo, soccorso dagli operatori del 118 e rianimato sul posto, è stato trasportato in codice rosso a Pavia, dove è stato ricoverato d’urgenza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Per il 25enne nigeriano non c’è però stato nulla da fare. È deceduto in sala operatoria durante la notte in seguito alla gravità delle ferite.
Come si sarebbero svolti i fatti alla cascina Montericcio
La scintilla che ha fatto scoppiare la lite si sarebbe verificata ieri in serata quando il 25enne nigeriano insieme all’amico 31enne con cui condivideva l’appartamento dove viveva, si sarebbe recato dalla padrona di casa protestando per la mancanza di luce e gas. La protesta verbale e fisica nei confronti dell’anziana, si legge in una nota dei Carabinieri, sarebbe stata veemente a tal punto da costringere la donna a gridare aiuto. A quel punto il figlio, un pluripregiudicato italiano di anni 46, che abita nella casa di fianco, è accorso in aiuto della madre ingaggiando una colluttazione violenta con gli stranieri, ferendone uno con arma da taglio.
I due nigeriani si sarebbero allontanati in Bicicletta in direzione Mortara, ma all’altezza del distributore del gas, il ferito è stramazzato a terra. Il 25enne è stato poi soccorso e trasportato al Policlinico dove è deceduto per ferite lacero contuse ricevute all’addome.
Le pattuglie dei Carabinieri intervenute hanno raccolto le prime dichiarazioni dal connazionale del ferito che subito ha indicato nel figlio della padrona di casa l’autore dell’accoltellamento.
Questa mattina i Carabinieri della Sezione Operativa e Radiomobile della Compagnia di Vigevano hanno effettuato un sopralluogo alla presenza del presunto omicida, del suo avvocato e del P.M. di turno, per effettuare i rilievi tecnici, ricercare elementi di prova e sentire testimoni con cui ricostruire la vicenda. Durante il sopralluogo sono state repertate alcune tracce di sangue e sequestrati alcuni oggetti atti ad offendere, nonché il telefono dell’italiano.
Successivamente presso la Compagnia Carabinieri di Vigevano il magistrato ha disposto il fermo del 46enne indiziato di delitto e il trasferimento presso il carcere di Pavia.