Mancano poche ore all’udienza preliminare di domani che deciderà il futuro di Massimo Adriatici, l’ex assessore di Voghera che la sera del 20 luglio 2021 durante una colluttazione ferì mortalmente Youns El Boussettaoui con un colpo di pistola partito accidentalmente dalla calibro 22 regolarmente posseduta dall’indagato. Fatto per il quale è accusato di di eccesso colposo di legittima difesa.
A distanza di oltre due anni e mezzo da quel tragico evento, il clima non si è affatto rasserenato. Nei giorni scorsi i legali di Youns El Boussettaoui, gli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli, hanno sollecitano il trasferimento del processo in un’altra sede perché ci sarebbe una “situazione locale tale da turbare lo svolgimento del processo” derivante da “una serie di fatti nell’ambiente politico, giuridico e delle forze dell’ordine”.
Alle parole dei legali della vittima hanno fatto eco quelle di Gabriele Pipicelli, legale di Adriatici secondo il quale si tratterebbe di una richiesta infondata oltre che mediatica visto che “non sono legittimati a farla, ma solo a suggerirla. Se gli argomenti sono quelli riportati dalla stampa, quindi di presunte commistioni, sono argomentazioni false: non c’è nessun dato oggettivo da cui emerge che ci sia stato favoritismo per Adriatici”, ha detto Pipicelli che ha poi ribadito: “Per noi il foro naturale è quello di Pavia, ma non ci interessa dove ci processano, l’importante è essere giudicati da un giudice terzo e sereno”.
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Dal punto di vista più strettamente procedurale, la difesa di Massimo Adriatici non scopre del tutto le carte: “Posso escludere con certezza il patteggiamento perché riteniamo sia un processo tutto da discutere e che ci sia stata legittima difesa”, ha detto il difensore Gabriele Pipicelli che potrebbe anche optare per un processo abbreviato. “Dipende da cosa verrà prodotto in aula, quella del rito è una scelta che non abbiamo già fatto”.
Nulla trapela circa la presenza dell’ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, che nel frattempo è tornato alla sua vita da avvocato, il quale potrebbe essere presente all’udienza che si svolgerà a porte chiuse.