Dopo due lunghi anni di attesa, la Fiera dell’Ascensione, la Sensia per dirla in dialetto locale, torna a rallegrare i vogheresi e non solo per una quattro giorni all’insegna delle eccellenze del territorio e tanto svago. Ieri alle 18 e 30 si è svolta la cerimonia di apertura con il classico taglio del nastro. Con le forbici tra le mani e visibilmente emozionata, il primo cittadino vogherese, Paola Garlaschelli, non solo ha dato il via alle celebrazioni, ma ha di fatto inteso voltare una pagina purtroppo triste e tribolata della storia cittadina. Tantissimi i sindaci dell’Oltrepò Pavese, radunati a Voghera per sostenere lo sforzo profuso dall’amministrazione in un momento non semplice. Su palco erano presenti le di autorità provinciali, il Prefetto Paola Mannella, il questore Alessio Cesareo e il presidente della Provincia Giovanni Palli e quelli locali, in particolare il presidente del Consiglio comunale, Daniele Salerno e l’assessore al Commercio, Maria Cristina Malvicini. A turno i referenti politici nazionali e regionali hanno reso la parola per salutare l’avvio della Sensia 2022: gli onorevoli Alessandro Cattaneo di Forza Italia, Elena Lucchini, deputata della Lega, e Romaniello dei verdi prima e i consiglieri regionali Pep Villani, Verni e Invernizzi.
Per Voghera e il suo territorio la kermesse ha da sempre rappresentato l’ago della bilancia di numerose attività commerciali, artigiane e industriali che costituiscono l’economia oltrepadana. Tra i padiglioni del piazzale dell’ex Caserma di Cavalleria e le centinaia di bancarelle che fanno da contorno nelle vie limitrofe, da sempre convergono gli interessi, le idee, i prodotti, le riflessioni e le novità di un territorio che di fatto porta all’attenzione del grande pubblico il meglio di sé in una grande vetrina aperta a tutti. Tanto più quest’anno dopo due edizioni rinviate a causa della pandemia sanitaria, c’è voglia di riassaporare la normalità. Come nelle annate pre-Covid anche quest’anno si pensa possano transitare la città oltre 100.000 visitatori in quattro giorni.
Il settore agroalimentare come da tradizione rappresenta il traino principale del territorio che, è il caso di dirlo, scende in strada grazie ai numerosi espositori. A parte i colori, i profumi e l’atmosfera di festa che ogni anno regala ai tanti visitatori, ciò che stupisce della Sensia è quel numero, a volte dimenticato che campeggia sui manifesti e sulle locandine sparsi per Voghera: 638. Ciò significa che a parte i periodi nefasti che hanno impedito la sua celebrazione, per esempio il Covid e poche altre eccezioni come guerre e carestie, da quasi seicentoquarant’anni la Fiera ha sempre aperto i battenti, tanto da essere la più antica di tutta la Lombardia. Era il 1382, infatti, quando Galeazzo Visconti prese residenza a Voghera e rese omaggio alla città donandole il reliquiario che ancora oggi contiene la Sacra Spina della corona di Cristo. Fu lui ad autorizzare la fiera che necessariamente doveva essere all’altezza della reliquia e doveva cadere in un giorno importante. Fu scelto proprio il giorno dell’Ascensione. Non bisogna infatti dimenticare che la Sensia è una fiera profondamente legata alla liturgia cristiana che ricorda l’ultimo episodio della vita terrena di Gesù, la salita al cielo, l’Ascensione per l’appunto.
Tutto è dunque pronto affinché la manifestazione vada in scena, scrollandosi di dosso per sempre i due anni di stop. E le prime avvisaglie volgono al bello. Già da una un paio di settimane le giostre, uno dei piatti forti della fiera, e lo street food attorno all’ex caserma hanno iniziato ad attirare molte persone. Non solo. Quest’anno l’Ascensione ha avuto un gregario di razza, voluto fortemente dalle associazioni dei Commercianti e degli Artigiani, oltre che da Voghera da scoprire, che parafrasando il gergo ciclistico le ha tirato la volata. Il Fuori Sensia ha infatti animato la città nel weekend appena concluso seguendo un filo conduttore, rosso ovviamente, con cui si è celebrato il 90esimo compleanno di Valentino Garavani. A lui il Comune di Voghera ha dedicato una mostra (aperta fino al 5 giugno) e per l’occasione ha riaperto le porte del Teatro Sociale dopo un restauro quasi ultimato.