Lo scrittore e giornalista Mino Milani, la più importante e conosciuta “penna” pavese e uno dei più prolifici autori di libri di avventura per ragazzi, saggi storici, biografie e sceneggiatore fumetti, si è spento ieri nella sua casa di Pavia, la città natale dove ha vissuto per tutta la vita. Aveva compiuto 94 anni lo scorso 3 febbraio. I funerali si terranno domani in basilica.
All’anagrafe Guglielmo, classe 1928, è stato uno degli scrittori più noti del panorama italiano ad aver scritto libri per tutte le età: dai ragazzi e dai fumetti (esordendo sul Corriere dei Piccoli e riscrivendo L’isola del tesoro con Hugo Pratt) fino al pubblico adulto. Nel 1977 pubblica per Mondadori Fantasma d’amore, un romanzo di grande successo ispirandosi al quale il regista Dino Risi girerà nel 1981 l’omonimo film con due straordinari interpreti come Marcello Mastroianni e Romy Schneider.
È di Mino Milani anche una biografia critica di Giuseppe Garibaldi, pubblicata da Mursia nel 1982 (nel centenario della morte dell’Eroe dei due mondi) e tradotta anche in Cina. È tato autore di numerosi libri che hanno raccontato le inchieste del commissario Melchiorre Ferrari, ambientate in una Pavia ottocentesca ancora sotto il governo austriaco: li presentava sempre il 9 dicembre, giorno di San Siro, patrono cittadino. Alla sua città ha dedicato anche Storia avventurosa di Pavia.
Vincitore di numerosi premi letterari, il suo romanzo Ulisse racconta è stato finalista alla seconda edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nella categoria 6+. Nel 2017 gli è stato anche assegnato il Premio Speciale della Giuria del Premio Andersen per la vastissima produzione che ha accompagnato e accompagna da sessant’anni la crescita delle nuove generazioni. Per Einaudi Ragazzi ha scritto, tra gli altri, La storia di Ulisse e Argo, La storia di Dedalo e Icaro, Miti e leggende di Roma antica, Latin lover – Detti latini per ogni occasione e Notte e neve.
Mino Milani, il ricordo del sindaco di Pavia
“Mino Milani non c’è più. Aveva 94 anni e, ciononostante, nessuno di noi era preparato a un evento del genere. Lo impedivano la sua vitalità di pensiero, la freschezza delle sue pagine, la passione tutta giovanile con cui ancora oggi raccontava la nostra Pavia. Anzi: la vita, vista attraverso la nostra bella città e le sue storie”. Così Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia, ricorda lo scrittore, giornalista e fumettista scomparso ieri.
“Mino lascia in dono un bagaglio di situazioni, atmosfere, memorie, colori che non sfumano – sottolinea il sindaco -. Come primo cittadino rimpiango lo scrittore e l’intellettuale. Come uomo rimpiango l’amico, l’amico di una vita. Avremmo dovuto incontrarci questa settimana. Non stava bene e non è stato possibile. Gli avevo fatto gli auguri per il suo compleanno, pochi giorni prima”. “Ci eravamo visti nel periodo di Natale e avevamo parlato della città, di quello che succede, dei nuovi progetti”, ricorda ancora Fracassi. “Faceva domande, proponeva soluzioni, non aveva perso la curiosità che lo ha sempre contraddistinto. È stata l’ultima volta in cui ci siamo visti: l’ultima parte di una lunga chiacchierata iniziata tanto tempo fa, tanti anni fa. Abbiamo rievocato insieme, in più di un’occasione, quel giorno prezioso in cui, due anni fa, al Teatro Fraschini, lui e la senatrice a vita Liliana Segre ci avevano regalato momenti indelebili. Era il 3 febbraio 2020: proprio il giorno del suo compleanno. Un abbinamento che avevo voluto per celebrare la loro esperienza, diversa ma egualmente importante, di fronte a 700 studenti. Milani è stato la nostra penna più brillante. Lo sarà sempre. Ciao Mino”.