La Questura di Pavia lo aveva già messo nel mirino da alcune settimane perché c’era il sospetto che fosse uno spacciatore di droga. Lui è un cittadino italiano incensurato di 24 anni dedito sistematicamente alla cessione di importanti quantitativi di marijuana e hashish nella città di Pavia e nei comuni della provincia. Dopo un’intensa attività d’indagine che ha permesso alla squadra mobile della polizia di anticipare le mosse del 24enne, lunedì è scattato il blitz. Certi che si sarebbe recato nelle prime ore del pomeriggio nell’hinterland milanese per acquistare un grosso quantitativo di stupefacenti, hanno seguito lo spacciatore senza mai perdere le sue tracce. In particolare la Squadra Mobile di Pavia ha organizzato un appostamento nei pressi del casello autostradale di Bereguardo della tratta Milano-Genova e, alle ore 17:00 circa è stato notato, in uscita dal casello in questione, il veicolo di proprietà del giovane pavese con a bordo proprio lui.
Gli investigatori della squadra antidroga hanno così iniziato il pedinamento del 24enne senza mai perderlo di vista e, una volta giunti in via Golgi a Pavia, lo hanno bloccato.
Perquisito sul posto, il giovane spacciatore aveva nascosto nel bagagliaio del suo veicolo una grossa scatola contenente 10 buste termosaldate con all’interno sostanza stupefacente del tipo marijuana per oltre 10 kg.
La perquisizione è poi proseguita anche nelle due case del soggetto, una nel centro di Pavia l’altra a Sommo dove risiedeva con i genitori. Nella camera da letto della casa di Pavia, è stato trovato un borsone con all’interno altre 5 buste termosaldate contenenti marijuana per un peso complessivo di circa 500 grammi; nonché 97 panetti di sostanza stupefacente del tipo hashish , confezionato in panetti da 1 etto circa, per un totale di più di 11 kg. , oltre a due bilancini elettronici di precisione, un macchinario per termosaldare e un rotolo di cellophane idoneo per il sottovuoto.
Il giovane è stato quindi arrestato in flagranza e portato nella Casa Circondariale di Pavia, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La sostanza stupefacente, che immessa nel mercato avrebbe fruttato oltre 200.000 euro, è stata posta sotto sequestro. Sono in corso ulteriori indagini al fine di individuare eventuali complici dell’uomo.