“Insieme per il Wedding”. E’ questo lo slogan che acccompagnerà i tanti organizzatori di matrimoni che si raccoglieranno in molte piazze italiane venerdì 26 marzo per manifestare al fine di chiedere chiarezza sul futuro che attende i matrimoni e gli eventi ad essi collegati. Tra le tante piazze che accoglieranno l’evento c’è Piazza Castello a Milano. Portavoce del gruppo è Mauro Adami che opera nel territorio pavese con il suo gruppo “Domo Adami Events.”
Il Comunicato Stampa
In qualità appunto di capo gruppo della manifestazione, per quanto riguarda Milano, il signor Mauro Adami ha diffuso un comunicato stampa che stiamo di seguito a riportarvi: ” Nella giornata del 26 MARZO 2021, quale azione di supporto al comparto Wedding, 31 PIAZZE ITALIANE
MANIFESTERANNO
al fine di CHIEDERE PROTOCOLLI ED UNA DATA DI RIPARTENZA CERTA DEI MATRIMONI.
In particolare, saranno presenti i seguenti Centri Cittadini di seguito elencati in ordine alfabetico:
Ascoli Piceno, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Caserta, Catania, Cosenza, Cuneo, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milazzo (ME), Napoli, Nuoro, Padova, Palermo (in richiesta), Pescara, Pistoia, Roma, Salerno, Sanremo, Sassari, Taranto, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza, Viterbo.
Dette Città hanno raccolto l’appello di partecipare alla manifestazione indicata, dando sostegno e diffusione all’iniziativa nata dagli imprenditori del Wedding aderendo alle legittime richieste di aiuto del comparto richiamato, unite dallo slogan “INSIEME PER IL WEDDING”.
In particolare, si tratta di una manifestazione scevra da connotazioni partitiche e associative e rappresentativa di tutti gli imprenditori del comparto e degli sposi stessi al fine di ottenere risposte concrete alle indefettibili richieste di aiuto.
LA PRIMA RISPOSTA CHE SI VUOLE OTTENERE E’ QUELLA DELLA INDICAZIONE DI UNA DATA CERTA DI RIPARTENZA DEI MATRIMONI.
Dalla data del 21 gennaio scorso, sono state consentite le crociere da effettuarsi in sicurezza, con l’espressa autorizzazione di Festeggiare!
PERCHE’ su una nave si può ballare e in un matrimonio no? PERCHE’ su una nave si può cenare tutti insieme e in un matrimonio no? PERCHE’ in crociera si possono fare escursioni, andare in palestra, pranzare tutti insieme mentre NON VIENE CONSENTITO DI CELEBRARE UN MATRIMONIO, PERCHE’?
PERCHE’ all’interno di una nave possono convivere, riunirsi e festeggiare migliaia di persone e i matrimoni sono consentiti solo se il numero degli invitati non è superiore a 30? PERCHE’ non stabilire IL NUMERO DEGLI INVITATI in proporzione alla capienza ed estensione delle strutture ricettive come suggerito nei nostri protocolli? Questi ultimi, inoltre, prevedono anche la possibilità di EFFETTUARE UN TAMPONE nelle 48 ore precedenti la cerimonia, tampone da estendere a tutti gli ospiti consentendo, in tal modo, di agevolmente tracciare gli stessi.
PERCHE’ LE CROCIERE SI E I MATRIMONI NO?
PERCHE’ SI STA UCCIDENDO IL COMPARTO E LA FILIERA DEL MATRIMONIO ITALIANO?
IL COMPARTO NON ACCETTA PIÙ DI RESTARE IN “SILENZIO”.
Le nostre aziende erano sane e le stanno ROVINANDO. Possiamo accettare il rischio di un fallimento per incapacità imprenditoriale ma NON per responsabilità DEL NOSTRO GOVERNO.
Siamo qui tutti insieme per DIRE BASTA! VOGLIAMO UNA DATA CERTA PER RIPARTIRE E AIUTI CONCRETI DA DETERMINARSI IN PROPORZIONE ALLE PERDITE DI FATTURATO SU BASE ANNUA 2020/2021 PER RILANCIARE UN SETTORE CHE ERA IN CRESCITA NEL PERIODO PRE-COVID E CHE ORA E’ DISTRUTTO.
Migliaia di aziende sono ora in liquidazione o prossime al fallimento in un crescendo che certamente proseguirà nei prossimi mesi se non verrà fornita un’immediata DATA DI RIPARTENZA.
Il fatturato del comparto dipende da una lunga programmazione che viene svolta in previsione di una data, mancando la quale avremo come risultato certo quello di andare incontro a un ulteriore anno di fatturato a “0 EURO”, con conseguenze ANCORA PIU’ DRAMMATICHE RISPETTO AL 2020 e fallimento di tutta la filiera.
IL NOSTRO E’ UN URLO DI ALLARME DI TUTTO IL COMPARTO CHE GRIDA AIUTO: “INSIEME PER IL WEDDING”
Dati che rivelano l’importanza del comparto:
- 90.000 aziende e partite iva;
- 1.000.000 di lavoratori regolarmente assunti e 150.000 lavoratori stagionali;
- 83% di occupazione femminile;
- 67miliardi di giro d’affari complessivo tra indotto primario e indotto complessivo
- 183.000 spose iscritte su piattaforma on line accreditata che stanno attendendo una data certa e continuano a procrastinare;
- calo di fatturato medio del comparto intorno all’85%;
- Calo matrimoni nel 2020 è stato di circa 80% per i matrimoni religiosi (dati istat del 18 febbraio 2021);
- nel 2019, sono circa 10.000 i Destination Event realizzati da clienti privati, che hanno attratto in Italia 1,5 Mln di presenze straniere, senza contare il turismo nazionale nel 2020 pari a quasi “0”;
- nell’ultimo decennio è anche cresciuta la sofisticazione del prodotto complessivo e della filiera che lo supporta, con conseguente crescita di tutte le professionalità. Il comparto wedding/cerimonie/event è uno dei pochi che supporta il prodotto Made in Italy e dunque il manifatturiero italiano. Aziende e fatturati sani che devono solo ripartire.
Tutti insieme con un fazzoletto bianco in mano a conferma di una protesta pacifica e di un simbolo del wedding e delle sue indimenticabili emozioni.”
Questo dunque il comunicato di Mauro Adami. Appuntamento dunque per venerdì 26 a Milano e nelle altre città interessate tutte unite dallo slogan “Insieme per il wedding”.