Il 28 giugno alle Terme di Salice si è parlato di obesità in tutti gli aspetti.
E il Centro Multidisciplinare di Chirurgia dell’Obesità di Mortara dell’Azienda Ospedaliera ha festeggiato la soglia di 3000 pazienti trattati in 16 anni, arrivati da ogni parte d’Italia e dall’estero.
In Italia è in sovrappeso il 33% della popolazione mentre quasi il 10% (6 milioni di persone) è obesa.
I dati preoccupanti sono quelli dei bambini che sono in sovrappeso infatti circa il 20% e degli adolescenti mentre la quota di quelli obesi è pari al 5%. E ogni anno i nuovi casi aumentano dell’8%. E’ un triste primato europeo.
Nel Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2003-5 predisposto dal Ministero della Salute Italiano è stato segnalato un drammatico aumento della prevalenza dell’obesità in relazione a cattivi stili di vita. Secondo stime recenti in Italia vi sono circa 16 milioni di soggetti sovrappeso; il numero degli obesi supera 5 milioni ed è raddoppiato rispetto al 1994.
L’obesità è una patologia caratterizzata dall’aumento della massa grassa a
cui è legato un significativo aumento della morbilità e della mortalità. La
patogenesi è multifattoriale. È legata all’interazione circolare – nel corso della vita – di abitudini alimentari scorrette (fino a veri disturbi del comportamento alimentare), ridotto consumo energetico, alterazioni metaboliche, patologie cardiovascolari e osteoarticolari, disturbi dell’umore e di personalità, fattori ambientali (familiari, lavorativi, micro- e macro-sociali).
L’obesità rappresenta un grave problema per lo stato di salute della popolazione (determina un aumento della morbilità per diabete mellito di tipo 2, cardiopatia ischemica, ipertensione arteriosa, patologie osteoarticolari, respiratorie e neoplastiche con riduzione dell’aspettativa di vita) e ha ripercussioni gravi sulla qualità di vita legate, in particolare, alle disabilità.
L’obesità con le sue complicanze comporta un aumento nell’uso di risorse sanitarie e aggrava in misura rilevante i costi sanitari delle nazioni . Il peso in eccesso ha un costo sociale pari a 1.700 euro all’anno per ogni persona obesa. In totale 8,3 miliardi di euro per il costo sanitario e sociale, quali giornate di lavoro perse da loro o dai familiari, assistenze domiciliari, indennità di invalidità. Il 6,7% per cento della spesa sanitaria. Negli USA la morbilità obesità-correlata incide per un 16% circa sui costi totali della Sanità. Il ricorso -sempre più frequente – alla chirurgia bariatrica (siamo gli ultimi in europa) comporta risparmi economici importanti. È auspicabile che la Sanità Pubblica affronti il problema-obesità prima dell’insorgenza di complicanze gravi e croniche, quando ancora esistono possibilità di recupero consistenti attraverso interventi di riabilitazione intensiva e di educazione terapeutica diretti a cambiare in modo stabile lo stile di vita. Solo così sarà possibile evitare di dover poi trattare a vita soggetti, obesi da anni, che sono diventati cardiopatici, diabetici, ipertesi senza più
aspettative di guarigione.
Hanno partecipato il dr. Luigi Camana dell’Asl che ha illustrato le dimensioni del problema nella nostra provincia e regione, il prof. Giorgio Bottani che ha illustrato l’organizzazione della Rete Bariatrica Lombarda, costituita da tre livelli, dal Medico di medicina Generale, all’Ambulatorio di Dietologia dell’ASL fino al Centro di Riferimento Ospedaliero con tutti gli specialisti coinvolti. Il prof. Giovanni Ricevuti ha trattato della Sindrome Metabolica, il dr. Massimo Romanò che ha considerato il rischio cardio-Metabolico, la prof. Anna Tagliabue direttrice del Centro dei disturbi del comportamento alimentare ha trattato della Terapia Cognitivo-Comportamentale, il dr. Giovanni Belloni ha parlato della steatosi epatica nell’obeso, la dr.ssa Rosy Fittipaldi della riabilitazione motoria, la dr.ssa Marta Agnesi della sindrome da apnee notturne. Il dr. Enrico Bastaroli ha parlato delle procedure endoscopiche e il prof. Bottani ha considerato quindi le varie numerose procedure chirurgiche: bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy, by-pass gastrico e plicatura gastrica, con i risultati a distanza relativi a ogni tecnica.
Ha concluso il chirurgo plastico dr. Alberto Todde che ha mostrato gli esiti della chirurgia ricostruttiva e la dr.ssa Chiara Turpini che ha illustrato il progetto terapeutico riabilitativo.
Una sessione multidisciplinare è stata infine dedicata ai problemi di ordine organizzativo che la necessità di questo approccio globale al paziente pone all’organizzazione dei servizi sanitari, coinvolgendo i medici di medicina generale, gli specialisti del territorio e dell’ospedale.