Bellezza, qualità dell’abitare, vivibilità, ampiezza degli spazi aperti, sono le parole chiave del progetto di riqualificazione che vedrà al centro l’ex ospedale geriatrico Santa Margherita di Pavia. Un’area nel cuore della città, che da un decennio circa versa in stato di totale abbandono e che ora è pronta per vivere una seconda primavera. La struttura, rilevata dagli imprenditori Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti (gli stessi che si sono assicurati anche l’area ex Necchi), è stata infatti ripulita e messa in sicurezza e ora si stanno finalizzando proposte progettuali per un abitare di qualità.
Stiamo parlando di un’area di 5.400 metri quadrati in pieno centro, con un parco di 2mila metri quadrati e una torre del Cinquecento, importante per la sua storia e per la sua collocazione in una delle piazze più belle di Pavia, piazza Borromeo.
Oggi, durante un sopralluogo presso l’area, la proprietà ha presentato al sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi e alla Soprintendenza l’idea di sviluppo del complesso, così da poter fare il punto della situazione e condividere le prossime fasi.
“Rigenerare questo ampio spazio significa ridargli vita, immettere nuova energia nella comunità, restituire ai pavesi la bellezza della piazza e dell’edificio stesso ed innescare dei processi virtuosi, capaci di creare valore per la cittadinanza”, ha detto Paolo Signoretti. “L’intervento pone al centro elevati standard tecnologici ed energetici, impiego della domotica, realizzazione di metrature adeguate anche alle nuove esigenze post Covid, capaci di supportare lavoro e studio a distanza, ariosi spazi aperti, posteggi interrati. Grande importanza avrà il verde. Gli spazi esterni saranno “finestre sulla città” per un luogo aperto, flessibile e modulabile”, ha prseguito Signoretti che ha precisato: “Tutta l’area che digrada verso il fiume, in cui sorge il Santa Margherita, è protagonista di progettualità di particolare nota, a partire da quella del Collegio Borromeo, che sta lavorando per ridare nuova vita agli Orti Borromaici fino all’importante Waterfront, proposto dal comune e che ha ottenuto importanti risorse per una nuova rinascita socio – culturale economica e ambientale della zona del Ticino. Ci siamo perfettamente sintonizzati con questa idea di sviluppo della città e crediamo che sia indispensabile, nonché vincente per il futuro di Pavia, lavorare con una chiara visione di insieme e nell’ottica di recuperare, nel contesto cittadino, connessioni di pregio, perse da tempo”
“L’Amministrazione che guido ha un disegno complessivo di rigenerazione della città, che riguarda l’ex Santa Margherita come l’area ex-Necchi, l’ex Neca, la Dogana, lo scalo ferroviario di via Rismondo e via Trieste, la collaborazione con l’Università di Pavia e Arexpo S.p.A. per la realizzazione del nuovo parco Cardano per l’innovazione”, ha detto il sindaco di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi. “Non sono iniziative isolate – ha poi proseguito il primo cittadino – ma i tasselli di un’idea globale, articolata, per portare Pavia a essere una città del 21esimo secolo che non abbia nulla da invidiare a Milano. Pavia ha tutto per essere un centro moderno, che non rinunci però alle sue caratteristiche: storia e natura. In questo, possiamo essere perfino più attrattivi di Milano”, ha ribadito Fracassi durante il sopralluogo, “sposando alla tecnologia e all’urbanistica più avanzata i piaceri del verde e della tradizione. L’ex Santa Margherita è sicuramente un’area più piccola rispetto alle altre che ho citato, ma il punto è che per troppo tempo è stata una sorta di isola all’interno della Città, un’isola che intendiamo riconnettere, portandola a far parte di quel disegno complessivo di cui parlavo. Mancava solo la volontà per realizzare tutto questo, una volontà che in noi è forte. Certo, l’ambizione richiede tempi adeguati per vedersi realizzata. Per questo chiedo ai cittadini di continuare a sostenere la nostra visione. Ora è il tempo della semina. I frutti arriveranno e potranno essere colti da tutti”, ha concluso Fracassi.