Angelo Ciocca, europarlamentare pavese della Lega, negli scorsi giorni si è reso protagonista di una protesta nei confronti del ladro albanese autore della tentata rapina in una abitazione di Casteggio. Il politico del Carroccio, con tanto di cartello, chiedeva al ladro di scusarsi con gli italiani che hanno dovuto sborsare seimilacinquecento euro per curarlo invitandolo a tornarsene in Albania. Abbiamo quindi chiesto ai pavesi da che parto stanno.
Roberta Maggi afferma come «bisogna trovarsi nella situazione specifica per capire come si dovrebbe reagire di fronte ad una seria minaccia. É chiaro – prosegue – il nervosismo c’è, soprattutto al pensiero che ti stanno portando via degli oggetti con valore affettivo. Capisco la reazione del derubato ma, allo stesso tempo, non la giustifico: anche se si viene presi dalla rabbia bisognerebbe ragionare pur cercando di difendersi in tutti i modi possibili. Per quanto riguarda il gesto di Ciocca, penso sia stato un po’ troppo eccessivo». Augusto Gatti reclama la libertà di potersi difendere senza problemi: «La difesa deve assolutamente esserci – dichiara – ma bisogna capire se chi reagisce lo fa perchè mosso dalla paura o dall’ira. Non è giusto vivere nel far west, ma non è nemmeno corretto che ci vada di mezzo chi è stato derubato. Il gesto di Ciocca mi è sembrato troppo plateale: tutti devono essere curati senza problemi, ma poi la giustizia deve fare tranquillamente il suo corso».
© Mattia Zamboni
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