La movida pavese è sempre stata al centro di critiche e polemiche: gli studenti universitari si concentrano costantemente negli stessi locali e spesso i residenti si lamentano del volume troppo alto e della sporcizia lasciata per le strade. Ma, se da una parte i pavesi protestano, dall’altra gli universitari hanno a che fare con una città che non offre molte via d’uscita. Per l’occasione, abbiamo chiesto ad alcuni studenti cosa ne pensano. Roberta Rocca, fuorisede della facoltà di Cim, sottolinea: «Qui mi trovo bene: c’è tanta gente e molto verde da sfruttare per stare all’aria aperta. Una cosa che mi pesa però è la mancanza di un vero e proprio cinema: frequento a volte il Politeama ma fa rassegne troppo di nicchia e la multisala di San Martino è difficilmente raggiungibile da noi studenti senza macchina, specialmente la sera. É vero che c’è una mancanza di alternative: molti dei locali più interessanti sono lontani dal centro storico e mancano le navette per raggiungerli. Capisco i residenti che si lamentano, ma allora ci si deve dare la possibilità di spostarci senza problemi».
© Mattia Zamboni
(leggi l’articolo completo sul numero de Il Punto del 19 marzo 2018)