Mercoledi scorso a Pavia si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e un gruppo di antifascisti per lo più provenienti da fuori città. I tafferugli hanno avuto luogo nella zona di piazza del Papa e nelle vie adiacenti in quanto gli antagonisti avrebbero voluto impedire la commemorazione dei martiri delle Foibe che si teneva in piazza Italia da parte di liberi cittadini di destra e non, autorizzati dalla prefettura. Partendo da ciò vogliamo rimarcare proprio quest’ultima cosa ossia la legalità con cui i cosiddetti “fasci” si sono mossi: siamo in democrazia, per fortuna, e voler commemorare le vite di migliaia di italiani tra cui vi erano fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, sacerdoti, donne, anziani e bambini, con le dovute autorizzazioni rilasciate da parte delle autorità competenti, si può e anzi dovrebbero partecipare tutti gli italiani di qualunque ideologia, vista la variegata estrazione sociale delle persone gettate nelle cavità carsiche istriane, una vera e propria pulizia etnica voluta dal generale Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti.
(leggi l’articolo completo sul numero de Il Punto del 12 febbraio 2018)