Il 3 ed il 6 novembre due cittadini lettoni M.K., 47enne, e U.V. 38enne, sono stati estradati in italia, ove sono giunti in aereo presso l’aeroporto di Roma Fiumicino e presi in consegna dalle forze di polizia italiane, che li hanno tradotti presso la casa circondariale di Rebibbia. I ricercati, dopo complesse attività investigative, sono stati localizzati il primo presso il posto di frontiera di Imatra (Finlandia) il 4 settembre e il secondo in lettonia e catturato dalla polizia di quel Paese il 17 ottobre scorso, entrambi in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Pavia su richiesta della procura della Repubblica, nell’ambito dell’operazione “Enigma”, indagine condotta dal comando provinciale carabinieri di Pavia, coordinata dal procuratore capo della repubblica Giorgio Reposo e diretta dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal pm Andrea Zanoncelli, che ha consentito di scardinare una organizzazione criminale transnazionale italo-lettone.
Il gruppo si era associato in modo stabile e strutturato allo scopo di compiere numerosi furti di ingenti quantità di idrocarburi, ai danni delle società Eni spa, Sarpom srl e Sigemi srl, esercenti il trasporto e l’erogazione attraverso oleodotti interrati nel territorio dell’italia settentrionale, con particolare riferimento alle province di Pavia, Piacenza, Milano, Lodi, Novara e Alessandria. Terminate le procedure previste i due, nei cui confronti pendono gravi capi di accusa e che si ritiene potranno fornire importanti informazioni sull’organizzazione criminale, sono stati consegnati alle autorità italiane, in ottemperanza degli accordi intercorsi tra l’autorità giudiziaria pavese e quella del Paese dell’est Europa.