Sono 54 i miliardi che la Lombardia potrebbe recuperare da Roma se riconosciuta “autonoma”. Una cifra che corrisponde al residuo fiscale, cioè la differenza tra tutte le entrate (fiscali e di altra natura) che le Amministrazioni pubbliche prelevano da un determinato territorio e le risorse che in quel territorio vengono poi spese. Secondo gli studi della Cgia di Mestre le Regioni a statuto ordinario del Nord danno oltre 100 miliardi di euro all’anno al resto del Paese. La Lombardia ha il residuo fiscale più elevato (53,9 miliardi di euro) per un valore procapite di 5.511 euro. In questo senso basta scorrere le cifre dei residui fiscali dei singoli comuni bresciani per capire quanto potrebbe cambiare l’economia dei territori se gli euro restassero nelle casse dei singoli Comuni. Ad esempio Pavia ha un residuo di circa tre miliardi di euro (l’elenco completo nella tabella a lato). Nel 2015 la Lombardia ha subito tagli statali per 965 milioni di euro dalla Legge di stabilità che hanno colpito la sanità (750 milioni), il trasporto pubblico (155 milioni) e altre politiche (60 milioni).
(leggi l’articolo completo sul numero de Il Punto del 16 ottobre 2017)