«Oltre 3 milioni di Lombardi sono andati al voto, per la precisione 3.022.017, un risultato oltre le mie aspettative, di cui sono molto soddisfatto. In Lombardia non c’era il quorum, ma se tre milioni di Lombardi sono andati al voto, vuol dire che il tema dell’autonomia e’ straordinariamente importante e io mi sento l’incarico di questa responsabilità». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questa mattina, in conferenza stampa, commentando l’esito del referendum per l’autonomia che si e’ svolto ieri.
Criticità ai seggi. «Ciò che ha impedito di dare il dato totale con celerità – ha precisato Maroni – è dovuto a due criticità sorte alla fine di tutta la procedura: le abbiamo individuate e attiveremo per la prossima volta tutte le procedure necessarie per evitare che si ripetano. Le due criticità sono, da un lato, il fattore umano: in alcuni seggi, il presidente ha digitato su più voting machine lo stesso pin, questo ha reso impossibile leggere i dati di più di una voting machine con lo stesso pin. La seconda criticità è legata a un fatto tecnico: alcune voting machine hanno cominciato le operazioni in modalità test anzichè in modalità voto. Il voto è stato comunque regolare e registrato, ma ha reso necessario un caricamento manuale. Sono criticità minori, a fronte di una procedura complessa. Voglio ringraziare comunque tutti i presidenti di seggio, anche quelli che hanno sbagliato in tutta onestà, perchè, senza la loro collaborazione, non avremmo potuto realizzare questo grande test. E’ stata una lunga notte di passione – ha commentato -, ma il sistema ha funzionato e lo proporremo per le prossime elezioni, cominciando già da quelle della prossima primavera».
Procedura attivata rapidamente. «In consiglio regionale – ha detto Maroni – apriremo subito la procedura per avviare in tempi rapidi la trattativa con il Governo, faremo una risoluzione di consiglio regionale, per la quale do tempo due settimane, poi faremo una squadra, con il Cal e gli stakeholder, che voglio rappresenti la Regione Lombardia, da cui voglio restino fuori la politica e le strumentalizzazioni. Ho parlato con il presidente Gentiloni per illustrargli i risultati del nostro test e le intenzioni che ho. E’ stato un colloquio cordiale, Gentiloni ha confermato interesse e il via libera del Governo al confronto su tutte le materie previste dalla Costituzione. Sarà un lavoro lungo di approfondimento, abbiamo dialogato sul Coordinamento del sistema tributario, materia straordinariamente importante, perche’ riguarda i tributi. Partiamo ora con il sottosegretario Bressa, ma poi, se sarà necessario, ci sarà il coinvolgimento del Mef”.
Sfida da condividere. «Ho parlato con Bonaccini – ha aggiunto Maroni – che è disponibile a un’iniziativa comune, che vorrei si trasformasse in vantaggi veri per i cittadini lombardi e per le imprese. Penso che la sfida sia da condividere da tutte le Regioni. Cominciamo con l’Emilia Romagna, ma sono disponibile anche a coinvolgere le Regioni del sud, proprio per confermare che non è stato un voto “contro”, ma serve a scrivere il nuovo rapporto tra Regioni e il centro e su questo il presidente Gentiloni mi è parso molto interessato ad aprire e scrivere con noi una pagina nuova nel regionalismo italiano. Questo è quello che volevo sentire questa è la partita che comincia domani, sara’ difficile, ma ci ripromettiamo di giocarla lealmente, senza gomitate, ma è una partita che ovviamente voglio vincere».