Due malviventi hanno rapinato la gioielleria Gioielli di Valenza di piazza Vittoria, il colpo è avvenuto giovedì 26 ottobre intorno alle 12.30 a Pavia. I due criminali, all’apparenza eleganti e con l’aspetto di normali clienti, si sono presentati nel negozio in pieno centro all’orario di chiusura per la pausa pranzo. Il titolare, Emilio, stava chiudendo la porta per tornare a casa ed è stato violentemente spinto dai due che, una volta all’interno della gioielleria, si sono tirati la porta alle spalle e chiusi dentro. I rapinatori hanno imbavagliato e legato il titolare che è stato anche picchiato, tanto che quando è stato poi liberato perdeva sangue dal viso.
I due malviventi hanno agito completamente indisturbati e hanno potuto tranquillamente fare bottino per poi darsi alla fuga. Il sospetto che fosse accaduto qualcosa di grave è balenato alla figlia del titolare della gioielleria perché ha ricevuto sul telefonino personale collegato con il negozio il segnale dell’allarme. La donna ha immediatamente chiamato Francesco e Paolo Metti, proprietari del vicino Bar Lux, chiedendo loro di verificare che il papà stesse bene e che fosse tutto a posto in negozio. I due fratelli sono allora andati a controllare e presto si sono resi conto che la vetrina della gioielleria era stranamente in disordine. Pochi minuti dopo hanno sentito delle urla provenire dall’interno, poi rivelatesi quelle del titolare Emilio che chiedeva, pur imbavagliato, aiuto.
La porta di entrata principale era chiusa con la chiave ma i fratelli, con l’aiuto di Lucio Vigna, proprietario del Bar Portichetto, e di una coraggiosa cameriera della birreria Brau Stube hanno sfondato la porta a calci e hanno liberato il titolare di Gioielli di Valenza, dando l’allarme ai carabinieri. Dei ladri non c’era più alcuna traccia. Pare che i due siano scappati a piedi, dopo aver messo a segno il colpo, da un’uscita secondaria. Sul posto è giunta anche l’ambulanza che ha subito trasportato il titolare, sotto shock per l’accaduto e ferito dai colpi ricevuti, al vicino Ospedale San Matteo. I carabinieri alle 14 hanno iniziato ad eseguire il sopralluogo e a raccogliere le prime testimonianze. Le indagini sono in corso.
© Giulia Bargiggia