“Il Giardino del ricordo”, era stato inaugurato nel 2014, sul finire della precedente amministrazione, poco prima che si entrasse nel vivo della campagna elettorale. Era stata una conferenza stampa commovente e composta, dove le figure istituzionali, all’epoca rappresentate da Alessandro Cattaneo sindaco e Marco Galandra assessore, si erano fatte un po’ da parte per dare più spazio a una cerimonia religiosa che intendeva dare il benvenuto a un luogo simbolo di commiato, destinato allo spargimento delle ceneri del defunto a cremazione avvenuta.
A distanza di soli tre anni il giardino si è trasformato in una giungla, e i ricordi vengono calpestati da quella che suona come una mancanza di rispetto con sembianze di semplice incuria. La domanda viene da sè: gli stessi che se ne dovrebbero occupare ci vanno mai a rendere omaggio ai propri cari estinti? Possibile che non notino niente?
© Lara Morano
(leggi l’articolo completo sul numero de Il Punto del 18 settembre 2017)