«Un’amministrazione assente, che non fa scelte politiche e che si affida agli uffici, siamo stufi». L’accusa mossa dalla minoranza, e più precisamente da Forza Italia, è severa «ma non strumentale», tiene a sottolineare il capogruppo Antonio Bobbio Pallavicini, che risponde con fermezza alle critiche mosse al centrodestra in questi ultimi giorni (soprattutto da parte di militanti e simpatizzanti di sinistra), e fa un’analisi quanto più possibile equilibrata della situazione politica al Mezzabarba. «Un disastro – afferma Bobbio – e pur non mettendo in discussione le qualità morali del nostro sindaco, che è una persona corretta e onesta, mi trovo costretto d’altra parte a criticare, in maniera costruttiva sia chiaro, il suo (non) operato, e mi riferisco a tutto quello che non è stato fatto dall’inizio del suo mandato a oggi». Non serve che sia il consigliere forzista a ricordarci la giungla all’interno della quale Pavia ha rischiato di scomparire quest’estate in seguito a una gestione (forse) sbadata dell’appalto per il verde pubblico, o la scarsa attenzione verso la pulizia delle strade, fino a toccare temi più delicati come le categorie fragili (di cui in campagna elettorale l’attuale giunta si professava paladina) e anche argomentazioni di natura politica come la mancata promessa di rinnovo del Pgt, rimarcata più volte dallo stesso Bobbio, e condivisa dagli altri membri del partito.
(leggi l’articolo completo sul numero de Il Punto del 22 febbraio 2016)