L’utilizzo di fanghi in agricoltura continua a far discutere. Soprattutto in provincia di Pavia. Nelle campagne del Pavese e della Lomellina infatti finiscono circa 400mila tonnellate degli scarti prodotti da depuratori civili, industriali e agroalimentari, pari al 20% della produzione annua nazionale e al 50% dell’intera Lombardia, regione che ne produce circa 800mila tonnellate. Per questo primato però c’è poco da vantarsi. Perchè oltre alle sostanze organiche, i fanghi spesso e volentieri contengono una serie di sostanze altamente inquinanti, come metalli pesanti, nitrati e fosfati. Un vero pericolo per la nostra salute. Così per capire le ragioni di queste cifre da “capogiro” e per vedere come si potrebbe risolvere il problema, abbiamo intervistato l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava e il direttore di Confagricoltura Pavia, Luciano Nieto.
(leggi il servizio integrale sul numero de Il Punto del 31 agosto 2015)